I sentieri dei Colli Berici: sentiero della Grande Guerra
Scoprire la storia camminando nella natura dei Colli Berici.
Il percorso della Grande Guerra a Brendola ha inizio in Via Roma, strada che si imbocca di fianco il Municipio di Brendola e che porta verso il primo punto storico del percorso.
Si tratta di Villa Piovene, oggi sede della scuola per l’infanzia. Al suo ingresso troviamo una tabella, con il numero 1, che ci spiega come al suo interno, nel 1918, ci fosse il Circolo Militare frequentato dagli ufficiali delle truppe stanziate sul territorio.
Proseguendo lungo la strada che fiancheggia la villa il cammino sale verso la Rocca dei Vescovi, conducendo il precorso conduce alla Chiesa di San Michele dove troviamo una tabella storica con il numero 2: qui gli ufficiali, la sera, frequentavano la canonica, dilungandosi in discussioni su letteratura, religione e azione sociale.
Riprendendo il cammino si raggiunge la Contrà Lavo (tabella storica 3), che veniva al tempo completamente sgombrata quando si effettuavano le esercitazioni militari con l’artiglieria dai colli di Perarolo.
Il percorso abbandona la strada asfaltata e comincia a salire verso il Monte Crocetta, addentrandosi nel bosco.
Nel punto in cui si incontra un bivio (il Percorso della Guerra svolta a sinistra), è possibile proseguire dritti per circa 200 metri e andare ad ammirare una delle migliori viste panoramiche dai Berici.
Tornando indietro e riprendendo il Percorso della Guerra, questo ci porta alla località chiamata dagli abitanti del luogo Busa delle Bombe, dove troviamo anche la tabella 4.
Qui ci sono delle grosse buche in cui, alla fine della guerra, i militari fecero brillare quei materiali bellici che non portarono via. Negli anni cinquanta, i recuperanti del luogo in cerca di metallo da rivendere, riaprirono le buche, trovando tra i resti ordigni ancora inesplosi.
Il sentiero poi continua a salire fino a raggiungere la sommità del Monte Comunale.
Le buche ancora visibili nel terreno indicano il luogo di caduta dei proiettili dell’artiglieria.
Il sentiero poi prende a scendere, passa la località Cà Bedin e mette in direzione della Rocca dei Vescovi.
A circa duecento metri prima della Rocca si notano i resti dei forti costruiti per le mitragliatrici.
La tabella numero 5 ci indica che da questo luogo i soldati si esercitavano sparando oltre la valle, verso il colle di fronte (dove ora ci sono i campi da Golf).
Via via scendendo si torna verso il Comune. (Fonti: Migliaia di Profughi, milioni di soldati, Gianluca Sgreva, Editrice Veneta) Foto © G. Sgreva
Tempo di percorrenza: 2 ore
Punto di partenza: START
© foto e video G. Sgreva